SICCITA' E INCENDI - VICINANZA ALLE COMUNITA' COLPITE E BUONE PRATICHE

SICCITA' E INCENDI - VICINANZA ALLE COMUNITA' COLPITE E BUONE PRATICHE

Questa estate di grande siccità ci sta mettendo prepotentemente di fronte a problemi che per decenni abbiamo voluto ignorare: il cambiamento climatico accelerato dall’azione dell’uomo e il consumo della risorsa idrica. La terra brucia e anche molto vicino a noi: sono numerose le comunità toscane colpite, in questi giorni di caldo anomalo, da incendi devastatori. Sono stati bruciati ettari di bosco, che impiegheranno decenni e forse secoli per tornare ad essere come li conoscevamo oggi. I nostri polmoni verdi, habitat di numerose specie di fauna selvatica, anch’esse vittime di questi numerosi incendi che continuano a colpire la Toscana e dove dietro probabilmente c’è anche la mano criminale dell’uomo aiutata da un caldo e da una siccità qui inconsueti. A tutte le comunità colpite va il mio pensiero e quello di Casciana Terme Lari, così come un ringraziamento particolarmente sentito va anche a tutti i volontari dell’antincendio, preziose risorse che ci aiutano nella gestione di queste emergenze, sentinelle attente, che come nel nostro caso, aiutano l’Amministrazione a tenere sotto controllo il territorio, pronte ad intervenire quando e se necessario. Cittadini come tutti noi, volontari che mettono a disposizione se stessi per un bene più grande, quello della protezione del territorio. Si tratta di gesti importanti che possono tuttavia essere ulteriormente rafforzati da piccole buone pratiche seguite da ognuno di noi. Per rallentare la corsa del cambiamento climatico è certo necessario l’intervento delle istituzioni, una presa di coscienza del sistema economico, ma anche una nuova consapevolezza dei cittadini. Voglio per questo rammentarvi alcune buone pratiche da seguire, per adottare comportamenti responsabili a tutela del nostro territorio.

 

Si ricorda: periodo a rischio di incendio dall'11 giugno al 31 agosto 2022.

 

  • In questo periodo è fatto divieto assoluto di abbruciamento di residui vegetali agricoli e forestali su tutto il territorio regionale.
  • Qualsiasi tipo di abbruciamento è vietato per tutto il periodo a rischio incendi
  • Si ricorda che non esistono più deroghe legate a fasce orarie o distanze dal bosco per gli abbruciamenti di residui vegetali agricoli e forestali.

 

Accensione fuochi 

  • È vietata qualsiasi accensione di fuochi, ad esclusione della cottura di cibi in bracieri e barbecue situati in abitazioni o pertinenze e all'interno delle aree attrezzate. Anche in questi casi vanno comunque osservate le prescrizioni del regolamento forestale.
  • La mancata osservanza dei divieti, comporta l'applicazione delle sanzioni previste dalle vigenti disposizioni in materia.

 

Tutti gli approfondimenti.

 

Ulteriori misure di prevenzione rischio incendi boschivi che si invita ad adottare

 

  1. Aree a coltura cerealicola o foraggera
    I proprietari, agli affittuari e ai conduttori dei campi a coltura cerealicola e foraggera, a conclusione delle operazioni di mieti-trebbiatura o sfalcio, realizzano prontamente e contestualmente sul perimetro e all'interno alla superficie coltivata una fascia sgombra da ogni residuo di vegetazione, per una larghezza continua e costante di almeno 10 metri e, comunque, tale da assicurare che il fuoco non si propaghi alle aree circostanti e/o confinanti.
  2. Aree boscate e aree rurali (L.R. 39/00; L.R. 65/14).
    I proprietari, affittuari e conduttori a qualsiasi titolo di aree boscate e rurali confinanti con insediamenti residenziali, turistici o produttivi, strutture viarie, ricadenti nelle aree a rischio incendi boschivi individuate nel Piano Comunale di Protezione Civile, provvedono a realizzare e a mantenere una fascia parafuoco di protezione nella loro proprietà, secondo le indicazioni del Piano Antincendi boschivi regionale in corso di validità.
  3. Attività turistiche e ricettive
    I proprietari, i gestori ed i conduttori di campeggi, villaggi turistici, centri residenziali, alberghi e strutture ricettive insistenti su aree urbane o rurali esposte al pericolo di incendi boschivi, assicurano la discontinuità del combustibile vegetale in senso verticale e orizzontale delle aree a verde del proprio insediamento, al fine di regolare lo sviluppo della vegetazione e mantenere in efficienza e sicurezza le stesse aree, in linea con quanto previsto dal Regolamento Forestale della Toscana e dal vigente Piano Antincendi Boschivi.