Con il 10 febbraio il nostro Paese celebra il Giorno del Ricordo, una ricorrenza italiana per ricordare tutte le vittime delle foibe e l'esodo forzato degli istriani, fiumani, giuliani e dalmati dalle loro terre.
Una storia per troppo tempo taciuta e sminuita che parla di violenze, massacri e persecuzioni, perpetrati ancora una volta per mano di uno dei regimi totalitari del Novecento, quello Tito, durante la seconda guerra mondiale e nell'immediato dopoguerra.
Migliaia di persone esuli, deportate e barbaramente uccise, i cui corpi vennero occultati dentro le foibe, depressioni carsiche nel terreno divenute così fosse comuni.
Esistenze sconvolte, esistenze interrotte a causa dell'odio razziale e delle ambizioni suprematiste dell'uomo che anche in questa occasione sconvolsero profondamente l'Europa e che oggi è necessario ricordare e affidare al fondamentale ruolo della memoria, per conoscere e per non dimenticare.