FESTA DELLA LIBERAZIONE 2020

FESTA DELLA LIBERAZIONE 2020

Care Cittadine, Cari Cittadini,

 

oggi ricorre il 75° anniversario della Festa della Liberazione. Quest’anno viviamo il 25 aprile in un modo del tutto eccezionale: non faremo celebrazioni con la cittadinanza in ottemperanza alle disposizioni ministeriali. Secondo quanto consentito, insieme alla Giunta e all’ANPI, ho voluto tuttavia deporre una corona di alloro ai Monumenti ai Caduti, alla lapide che ricorda i morti di Aiale e al cippo che ricorda l’assassinio di Gino Bonicoli , per onorarne la memoria, per ricordarne il sacrificio.

 

Perchè il 25 aprile non può non essere celebrato. Il momento più alto del civismo del nostro Paese, la Resistenza, e la rinascita dell’Italia nel segno della libertà e della giustizia, non può non essere celebrato.

 

Oggi celebriamo il 25 aprile all’interno delle nostre case, quando in realtà per noi questa è da sempre una ricorrenza che celebriamo in condivisione, nelle piazze delle nostre città, dei nostri paesi. Una festa, la festa dell’Italia libera e democratica.

 

Lo facciamo, come tutti ormai sappiamo fin troppo bene, perché stiamo lottando contro un virus che ci ha fatto piombare in una realtà drammatica, in cui perdiamo familiari, parenti amici. Un virus che è stato sufficiente a stravolgere le nostre vite dal giorno alla notte e per combattere il quale la nostra libertà è stata limitata. 

  

Ma assimilare la liberazione, che tutti oggi auspichiamo, da questa situazione di grave emergenza sanitaria alla liberazione dal nazifascismo ritengo che non sia condivisibile. 75 anni fa eravamo reduci da cinque anni di guerra mondiale, da venti anni di dittatura fascista. Eravamo reduci delle leggi razziali, dello sterminio degli ebrei.  Mali umani che hanno responsabili con nomi e cognomi ben precisi e che avrebbero potuto essere evitati.

 

Mentre l’attuale limitazione della libertà si è necessaria per salvaguardare proprio quel diritto alla salute pubblica che la nostra Costituzione ha posto fra i più importanti compiti dello stato.

 

La Costituzione nata dalla Resistenza e dal sangue di coloro che hanno lottato per la Liberazione del nostro paese ha consentito il riconoscimento e la garanzia proprio di questo diritto che oggi più che mai apprezziamo per la sua importanza.

    

Oggi ricordiamo la vittoria della libertà sull’oppressione, ricordiamo il sangue di tante donne e tanti uomini che si sono sacrificati per un’Italia diversa da quella che avevano conosciuto: un’Italia libera, democratica e antifascista. Sì perché la nostra Costituzione, nata con quel tributo di sangue, disegna una Repubblica democratica e antifascista. Antifascista la nostra Costituzione lo è profondamente, e non solo perché vieta la ricostituzione del disciolto partito fascista ma perché in ogni suo articolo disegna uno Stato che viene dopo i diritti delle persone. I diritti le persone ce li hanno in quanto esseri umani, pre-esistono in questo senso rispetto allo Stato, che quindi non può che riconoscerli e garantirli. Ribaltando quindi la concezione del sistema fascista.

 

La nostra Costituzione è anche fortemente innovativa, soprattutto per l’epoca, perché non si limita a dire che tutti siamo uguali, principio che in Europa si andava affermando già dalla Rivoluzione Francese, ma con l’Art. 3 assegna ai pubblici poteri il compito di rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che “di fatto”, e quindi concretamente, si frappongono alla realizzazione della piena uguaglianza fra le persone. E ricordo sempre con orgoglio quel “di fatto” perché è merito di una nostra concittadina, che da qualche anno ormai ci ha lasciati: Teresa Mattei.

 

E' per tenere viva la memoria di tutto questo: del sacrificio di tante e tanti partigiani, soldati italiani, cittadini comuni, dell’importanza e della grandezza dei diritti che abbiamo conquistato con la liberazione del nostro paese e la fondazione della Repubblica, che abbiamo voluto e vogliamo celebrare il 25 aprile, anche in un periodo difficile come quello che stiamo vivendo.

 

Perché la  libertà non dobbiamo mai darla per scontata.

Quindi voglio augurarvi buona Festa della Liberazione!

Buon 25 aprile!