BILANCIO DI PREVISIONE 2015: nonostante 831.000€ di tagli ai trasferimenti dello stato, garantiamo equità e contenimento delle tasse.

Lo scorso 9 giugno il Consiglio Comunale ha approvato il bilancio di previsione 2015.

 

L'Amministrazione lo ha predisposto in modo da garantire al cittadino gli stessi servizi e i relativi livelli qualitativi stabiliti per il 2014. Garantire contemporaneamente equità e sviluppo del territorio insieme al contenimento della pressione fiscale.

 

Raggiungere questi obiettivi non è stato affatto semplice per il Comune, che anche quest'anno ha dovuto subire ingenti tagli ai trasferimenti statali per circa 831.690 euro, che al netto di quelli della fusione si sono ridotti a c.ca 250.000€ dagli oltre 2milioni e mezzo del 2013. A questo taglio va inoltre sommata la riduzione di oltre 470.000€ delle entrate relative alle multe e alle concessioni cimiteriali. Lo scenario che ci siamo trovati di fronte era quindi quello di affrontare un bilancio di previsione con oltre 1.300.000€ di risorse in meno.

 

Ci siamo quindi chiesti come far quadrare il bilancio e contemporaneamente garantire i servizi alla cittadinanza oltre che attuare il nostro programma di governo. Per prima cosa siamo intervenuti tagliando la spesa corrente, cioè quella di gestione, non legata direttamente all’erogazione dei servizi ai cittadini. Siamo così riusciti a tagliare 476.000€, incidendo su spese per le utenze (in modo particolare la telefonia), consumo di carta, materiali da ufficio, abbonamenti a riviste specialistiche, costi delle assicurazioni, spese per i software e riducendo la spesa di personale. Una cifra molto importante, direte voi. E in effetti lo è. E’ stato possibile recuperare tutte queste risorse grazie all’attento lavoro di monitoraggio e di riorganizzazione della spesa e grazie ai risparmi che ha portato la fusione, ovvero il taglio dei funzionari di vertice, che con il nostro insediamento sono passati da 6 a 4, e la mancata sostituzione di due dipendentiTutte misure, quelle citate, impensabili senza la fusione.

La riduzione della spesa improduttiva ha liberato un gran numero di risorse, che tuttavia sono risultate insufficienti a coprire il forte taglio subito dal Comune, pertanto abbiamo deciso di potenziare la lotta all’evasione fiscale, da cui contiamo di recuperare circa 400.000 euro in più rispetto allo scorso anno.

 

La lotta all’evasione fiscale è innanzitutto un dovere morale: prima di aumentare di un euro le tasse a chi già la paga dobbiamo essere sicuri di aver fatto tutto il possibile affinché tutti le paghino.

 

Nonostante tutti gli sforzi visti sopra, non è stato possibile evitare di ritoccare anche i tributi di competenza comunale, in modo particolare l’addizionale IRPEF e la TARI: al riguardo tuttavia voglio da subito sottolineare come per l’addizionale IRPEF abbiamo voluto lasciare invariata la soglia di esenzione per i redditi fino a 10.000€ e l’aliquota invariata fino a 15.000€. Sulla TARI dobbiamo invece fare un ragionamento diverso. Quest’anno il Comune sopporterà un aumento del costo di smaltimento dei rifiuti di c.ca 125.000€: per come è concepito questo tributo, avremmo dovuto ribaltare interamente tali costi sui cittadini, generando in tal modo un aumento della TARI del 5,6%. Nel nostro Comune ciò non avverrà perché grazie a risparmi ottenuti sulla gestione del servizio del 2014 riusciamo a contenerne l’aumento entro il 2,3%, che si traduce in un aumento dai 3 ai 10 euro ad utenza.

 

Con queste tre azioni riusciamo a mantenere invariato il livello qualitativo e quantitativo dei servizi, incrementando anzi le risorse destinate alle politiche sociali e ai servizi educativi e a investire nello sviluppo economico. Durante quest’anno attiveremo infatti l’ufficio turistico, con due punti informazione e inizieremo la stesura del piano per lo sviluppo del turismo sul nostro territorio. Ma non solo: riusciamo a mantenere tutte le agevolazioni e le detrazioni previste lo scorso anno per i tributi comunali, con l’aggiunta per il 2015 di una nuova riduzione del 50% della TASI per le giovani coppie e una del 5% della TARI per quelle imprese che si mettono insieme per puntare all’internazionalizzazione o per promuovere il territorio.

 

Con questo bilancio, e grazie al fatto di essere fuori dal patto di stabilità, non dimentichiamo nemmeno gli investimenti e, come da nostro programma, abbiamo previsto, fra gli altri, 500.000€ per le asfaltature e 50.000€ sull’ampliamento dell’illuminazione pubblica; inoltre andiamo a finanziare con 100.000€ i lavori di ristrutturazione dell’ex palazzo comunale di Casciana Terme necessari per poterlo riaprire e potervi riportare gli uffici distaccati di Casciana Terme.

 

Tirando le somme credo che questo sia davvero il miglior bilancio possibile date le situazioni di partenza. Un bilancio che riesce a coniugare l’equità, l’attenzione nei confronti delle fasce più deboli della cittadinanza, lo sviluppo e la necessità di fare investimenti sul territorio. Tutto questo mantenendo la pressione fiscale al di sotto dei livelli del 2013, nonostante gli enormi tagli subiti. E’ evidente che questi risultati sarebbero stati impensabili senza le risorse aggiuntive derivanti dalla fusione, investite per la quasi totalità nel contenimento della pressione fiscale, e senza le possibilità di riorganizzazione interna che questo processo ha consentito. Senza fusione i due Comuni sarebbero stati messi nella condizione di non poter più erogare servizi e in ogni caso di dover applicare un aumento medio delle tasse del 15% (peraltro in larga parte scaricato sulle fasce più deboli della popolazione). Anche per questo credo sia evidente come la scelta della fusione sia stata positiva e  lungimirante.