1° Febbraio 2021 - Cento anni dalla nascita di Teresa Mattei

1° Febbraio 2021 - Cento anni dalla nascita di Teresa Mattei

Oggi 1 febbraio è il centenario della nascita di Teresa Mattei, nostra illustre concittadina. 


In occasione di questo anniversario così significativo, ricordiamo oggi la figura di una donna che nelle varie fasi della sua vita ha sempre portato avanti le lotte per la libertà, l’uguaglianza, l’emancipazione femminile e dell’infanzia. Una data, quella del 1 febbraio, che si lega a quella dell’estensione del diritto di voto alle donne, avvenuta proprio nello stesso giorno nel 1945, e che rappresenta il risultato di tante battaglie sulla scala dei diritti che nel tempo sono state combattute e quale necessario riconoscimento del ruolo chiave che le donne ebbero in occasione della Prima e Seconda Guerra Mondiale, così come all’interno della Resistenza. Un risultato che Teresa Mattei ha contribuito personalmente a raggiungere e che vide nell’8 marzo e nella mimosa il giorno e il fiore con cui celebrare e ricordare una così importante e fondamentale conquista. 


Dal suo attivismo in prima linea durante la Resistenza, al suo impegno nell’Assemblea Costituente, alla sua attività per la tutela dei diritti dei bambini, Teresa Mattei ha sempre combattuto contro le ingiustizie e lo ha sempre fatto in modo concreto e sempre coerente, anche quando esserlo era scomodo.


Nella sua vita sempre fu attiva per realizzare quegli ideali in cui fin da giovane aveva creduto e che l’avevano spinta a combattere in prima persona il regime fascista che opprimeva il Paese e che insieme al nazismo si era macchiato di crimini disumani contro il suo stesso popolo, contro la sua stessa gente. Quando Teresa Mattei viene eletta nella Costituente sa di essere giovane, di avere accanto grandi nomi del primo novecento, ma sa anche di aver contribuito direttamente alla Liberazione dell’Italia e di voler applicare quei valori di libertà, democrazia e giustizia, espressione della Resistenza italiana, nel Patto Fondativo della neonata Repubblica. 


Quel “di fatto” nell’art. 3 della nostra Costituzione, da lei aggiunto, credo che rappresenti la più alta espressione di uguaglianza sostanziale, che le Madri e i Padri Costituenti hanno voluto ancorare nella nostra Costituzione. Un’espressione di evidente concretezza, e di netta rottura con il precedente regime, che non lascia spazio ad equivoci, che porta l'uguaglianza sul piano della realtà, della quotidianità pratica e che come un punto fermo impone alle Istituzioni di non voltarsi dall’altra parte, di lavorare per una sua effettiva e costante attuazione. Un’espressione piccola e sintetica, che è tuttavia capace di espandere ed abbracciare il più ampio concetto di giustizia sociale che una Repubblica democratica deve saper perseguire per consentire il pieno sviluppo delle sue cittadine e dei suoi cittadini. 


Parlare di Teresa Mattei in poche righe, racchiuderne il pensiero e la storia, sarebbe riduttivo. Credo per questo che quel “di fatto” ne possa esprimere l’essenza e il suo impegno civile, sociale e politico con cui ha cercato di rendere concreti i valori di libertà e giustizia che l’hanno sempre ispirata e che hanno contraddistinto la sua vita e le sue scelte. 


A questa straordinaria donna che ha partecipato a costruire un futuro diverso per il nostro Paese, un futuro di pace in uno Stato di diritto, va la nostra profonda gratitudine, in primis di noi amministratori, che giorno dopo giorno procediamo, non senza difficoltà o errori, sul sentiero dei diritti che le Madri e i Padri Costituenti hanno tracciato per noi.


                                                                                                      Il Sindaco
                                                                                                        Mirko Terreni